Giro della Valdorcia

troppo scontato e persino inopportuno scrivere adesso di incomparabili paesaggi dell'anima, di scenari dall'antica e immutata bellezza e dello sforzo direttamente proporzionale per goderne con ogni fibra....... ma, allora cosa resta? andiamo per ordine.....

il nostro albergo è in Chianciano Terme (sono con gli amici dell'ASD Mediterranea), da qui partiremo - in auto o col pullman dell'organizzazione, peraltro quasi impeccabile - alla volta delle diverse località toccate dalle tappe, magari arrivando con un anticipo tale da poterle gironzolare per un pò.... le 5 frazioni sono praticamente dei collinari più o meno impegnativi: a tratti sono costretto a camminare, e già mi rode!, figurarsi quando mi supera il 70enne che sembra un coetaneo (tra la 90ina di partecipanti sono i più agguerriti).... vabò, almeno stò diventando bravo in discesa!

vale la pena ricordare che tutta la zona è bandiera arancione per la qualità della vita, qui ogni scorcio è poesia e quando non si corre diventa un piacere quasi sensuale visitare le località più significative (eloquenti le img prese col nokia): su tutte la puntata a Montalcino con l'inevitabile acquisto di due bottiglie del celebre brunello e una grappa, nettari per deliziarci con la giusta compagnia.... ah, come se non bastassero i bagordi dei pranzi in albergo e gli abbondanti ristori, ecco le degustazioni offerte dai produttori locali: salame, pecorino, bruschette, vino.... per non parlare della roba che c'è nel pacco gara! mi rassegno a sopportare un paio di kilazzi extra.....

da ultimo, ma più importante, il valore umano dell'intera esperienza.... una gara come questa ti permette di interagire sino all'empatia con le persone che condividono il tuo albergo e che rivedi ad ogni tappa: evito di citarle per non dimenticarne qualcuna, ma dall'ultramaratoneta estremo al tapascione di periferia, passando per gli accompagnatori, sono state davvero il valore aggiunto di questa memorabile settimana.... le ringrazio tutte!