29 giugno 2013

un omaccione, con due baffetti da sparviero...


era proprio in quegli anni, quando i tormentoni dello storico drive-in colmavano le nostre lacune intellettuali e saziavano ogni aspettativa sociale, che muovevo le prime incerte bracciate (bello come il sole, con quasi 10kg di meno addosso) nella piscina condominiale di certi amici: un’esperienza mai del tutto digerita, evidentemente...

luglio e agosto in ammollo nel famoso centro fitness, dicevo, una pallosissima necessità da quando devo vedermela con la sciatica; che poi sti due mesi di nuoto erano programmati da un pezzo, a prescindere dalla tendinite, e visto che c'è la sala pesi, almeno all'inizio avrò la possibilità di concentrarmi anche sul potenziamento: gambe e core soprattutto.....

ah, la fisioterapia?! onde d'urto e laser stanno facendo la loro parte, il resto lo farà qualche altro giorno di riposo ancora; è vero, sto vivendo questo frangente senza corsa con sorprendente serenità: nessun vuoto da colmare, un isolamento per nulla forzato — ma in fondo mica devo fare un ironman a klagenfurt, io.....

daje regá, più pesante il fardello, più esaltante il traguardo!

20 giugno 2013

Stè, so' zoppo, mi salta la CorriRoma (ovvero: due mesetti di piscina non me li leva nessuno)!

macché... avrei voluto arrivare almeno a fine mese per un paio di garette ancora, soprattutto sta classica notturna in pieno centro, ma infine ho dovuto gettare la spugna: tendinite inserzionale dell'achilleo con presenza di calcificazioni (ecografia docet).

era già da un pò che la tipica zoppia del mattino mi rendeva l'ufficio persino più penoso, le salite degli ultimi trail, poi, certamente non hanno giovato. in passato mi era già accaduto alla gamba dx, in maniera più grave, e ci vollero ben 6 sedute di onde d'urto (focali) per uscirne completamente; oggi le cose son cambiate: saranno sufficienti, mi dicono, 3/4 applicazioni (ieri la prima) di un nuovo aggeggio che combina le onde d'urto (radiali) con la tecar, per tornare a correre.

ma senza fretta; nel frattempo camminerò, nuoterò, espierò....

16 giugno 2013

Memorial Paolo Palamara: che poi è solo un modo....

alla fine non ci sarebbe molto da raccontare: una non competitiva nella pineta di sempre, 5km corsi alla bersagliera (dopo altrettanti di riscaldamento), stavolta per solidarietà a favore di una nota onlus. la presenza di qualche fastidio di troppo e lo sbattimento di fine stagione, ne fanno una scelta praticamente obbligata che volentieri assecondo....

a proposito di obblighi e di scelte, parlerei piuttosto dell'ennesima stretta in ambito lavorativo, dettata da fantomatiche leggi di mercato che però, combinazione, si traducono in padroni sempre più ricchi e lavoratori sempre più sfruttati. un impiego, il mio, che avrebbe dovuto essere un ripiego momentaneo e che invece la cronica mancanza di ambizione mi ha in qualche modo 'costretto' a tenere, incassando compromessi sempre più scabrosi; non importa cosa, ma come.... ancora oggi mi ripeto, come un mantra troppo abusato.

eppure bisogna guardarsi intorno, anche se certe risposte le conosciamo bene; son quelle che partono da lontano, certo, a monte di un sistema nato già corrotto, ma come spiegarlo ar Patata, un amico che si è trovato disoccupato da un giorno all'altro, a dover fare i conti con la cruda realtà? come giustificarlo ad un talento vero (altro che il sottoscritto), costretto dapprima a lasciare il fumetto, dopo una vita da precario, e poi licenziato dal suo lavoro di magazziniere dopo 6 anni di umiliazioni, senza motivo apparente?

ci rifletto sopra, ancora e ancora, scartando ogni alibi, rovistando nell'ovvio, ma forse l'unica risposta plausibile resta proprio quella che ci ha lasciato Krily, l'ispiratore di questa giornata.....

Paolo Palamara (Krily) era un runner amatoriale, venuto a mancare a 100m dal traguardo della Mezza Maratona di Rieti del 2010. Era una persona veramente speciale, un ragazzo di soli 35 anni, pieno di vita, sempre disposto ad aiutare gli altri, con una buona parola per tutti; aveva da poco avuto una bimba e quando parlava di lei i suoi occhi brillavano di luce.
Il suo motto era: “Il motore che mi spinge ad andare avanti è l'allegria! Lo svegliarsi con la curiosità di cosa accadrà durante la giornata. Insomma... non mi faccio molte domande, non faccio progetti... bene o male di cose belle ne vengono fuori ogni giorno. Ogni tanto capitano anche cose meno piacevoli... ma pazienza, dietro verrà qualcos'altro di bello!”


09 giugno 2013

Trail di Vallinfreda, sofferto sino alle stigmate


il gruppo coeso aiuta la scelta. anche il viaggio scorre veloce, persino più della gara, e non parlo solo dell'orologio. arriviamo in 4 ai confini con l'abruzzo, per questi 13,6km che ricordavo impegnativi ma non troppo; oggi ci trovo Franco, sempre in palla checché ne dica, nel 2009 invece c'era Master, con cui condivisi l'arrivo spalla a spalla: sembra un'altra vita eppure son solo 4anni — possibile? altroché....

prima parte prevalentemente in salita, sulla pietraia che è già ostica di suo e che quando il sole fa capolino diventa assassina: per un pò di fresco dovremo indugiare per quei purtroppo brevi tratti di bosco attraversati. i saliscendi si susseguono, implacabili, il fondo irregolare incute rispetto, specie in discesa, dove al contrario finisco per fare lo spaccone. anche per sciogliere le cosce indurite dalle salite.

mi arrabatto così sino al discesone, agognato, che conduce al ristoro dell'8°: stavolta bevo e riprendo fiato, la stanchezza inizia a farsi sentire e manca ancora parecchio. riparto forse troppo rilassato, nemmeno 1km che inciampo e con un carpiato da antologia mi scatafragno sulla pietraia.... ti sei fatto male? insomma... il ginocchio, le mani soprattutto. le ferite bruciano di rosso ma l'orgoglio anche di più.

continuo come svuotato, senza troppa convinzione, sino al 10°, quando arriva la salita più erta e lunga, ben più di quanto ricordassi. ne camminerò gran parte, inutile menarsela, come del resto accadrà in un paio di salitazze ancora... infine ci viene incontro quel tale, tutto-contento, che incita un ultimo sforzo: l'arrivo in discesa mette fine alla guerra. mio malgrado ne lascio dietro parecchi, più di quanti la media di 6'/km(!) potrebbe far pensare, e non siamo mai stati così numerosi, sento dire...

buonissimi ristoro e pastaparty, il tempo della premiazione di categoria del nostro decano che inizia a piovere — è fuggi fuggi generale. si torna col vecchio celentano di sottofondo: proprio un bel viaggiare, si diceva, e già si pensa al prox trail... a luglio però!


03 giugno 2013

″L’immaginazione è più importante della conoscenza‶


l'ha detto un genio, ma in cuor suo anche un modesto artistoide può intuirne la disarmante esattezza.... anzi, fammela dire tutta così mi sfogo; una certa istruzione serve, altroché, ma senza quel pizzico di sana creatività resta mero nozionismo, buono solo per i quiz a premio che ci piacciono tanto. come spiegarsi altrimenti la reazione stizzita del mio amico diego, per fare un nome, di fronte ad argomenti tipicamente complottisti quali: geoingegneria, massoneria, signoraggio, ecc.?

sto sfacciato riesce quasi a farmi perdere le staffe quando arriva a negare persino l'evidenza, tenacemente aggrappato com'è alle prove empiriche ed alla propaganda dominante. eppure è una persona colta, intelligente, razionale (ottimo podista, il che non guasta :D), forse un pò spaventata, come la maggioranza di noi, del resto; ma niente, nemmeno un ragionevole dubbio lo smuove dalle sue granitiche certezze: secondo lui sono temi alimentati ad hoc, per allontanarci dai problemi reali... eggià, il bue che dice cornuto all'asino! tuttavia basterebbe il piccolo 'sforzo' di unire i puntini, per ribaltare l'asse della questione e cogliere un quadro appena più ampio: sono proprio politica, scandali, crisi, guerre, attentati, rivolte, pandemie, disordini e quant'altro, tra gli strumenti che infine distraggono dalle macchinazioni occulte di un'élite totalitarista che farebbe di tutto per mantere il controllo economico...

un'altra vittima della fabbrica del consenso, delle verità nascoste e del divertimento assicurato, caduta nell'illusione della libertà di pensiero: se ti affidi al fottuto mainstream ne vieni zombizzato, fatalmente! è un demone che annichilisce la tua individualità e innata capacità di percepire l'implicito, che disturba ogni tuo tentativo di connessione col profondo e di empatia con la natura — poco ma sicuro. come sono ragionevolmente sicuro che prima o poi sta razza di vampiri dovrà render conto, in questa o in un'altra vita. che certi alieni siano gli antichi Dei delle religioni. che non sarei in grado di portare a termine un'ultra maratona di 100km, come ha fatto diego. che aldilà di un buco nero nasca una nuova stella, più luminosa di quella appena spentasi. che il mio Caio sappia leggermi nella mente, mettendosi a cacare appena decido di rientrare, o che la morte sia soltanto un salto con l'elastico, anche se non ne ho le prove....

ps. intanto mi è saltato il trail di nazzano, stupida caviglia!
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