29 giugno 2013
un omaccione, con due baffetti da sparviero...
era proprio in quegli anni, quando i tormentoni dello storico drive-in colmavano le nostre lacune intellettuali e saziavano ogni aspettativa sociale, che muovevo le prime incerte bracciate (bello come il sole, con quasi 10kg di meno addosso) nella piscina condominiale di certi amici: un’esperienza mai del tutto digerita, evidentemente...
luglio e agosto in ammollo nel famoso centro fitness, dicevo, una pallosissima necessità da quando devo vedermela con la sciatica; che poi sti due mesi di nuoto erano programmati da un pezzo, a prescindere dalla tendinite, e visto che c'è la sala pesi, almeno all'inizio avrò la possibilità di concentrarmi anche sul potenziamento: gambe e core soprattutto.....
ah, la fisioterapia?! onde d'urto e laser stanno facendo la loro parte, il resto lo farà qualche altro giorno di riposo ancora; è vero, sto vivendo questo frangente senza corsa con sorprendente serenità: nessun vuoto da colmare, un isolamento per nulla forzato — ma in fondo mica devo fare un ironman a klagenfurt, io.....
daje regá, più pesante il fardello, più esaltante il traguardo!