cominciamo bene disse lui, pensando fosse una specie di trauma, ma in realtà ero quasi sempre stato solo, quindi non fu poi un così doloroso distacco, per nessuno di noi; da allora il mio nuovo amico le sta provando tutte, con scarsi risultati invero, ma non demorde: vorrebbe portarmi con lui, sempre e ovunque, ma se deve allontanarsi troppo, per adesso è costretto a lasciarmi a casa... beh, almeno non devo più restar chiuso fuori, in balcone!
lo aspetto tranquillo sulla mia trapuntina, magari giocherellando, e quando lo sento aprire la porta gli vado incontro tutto-contento, tanto che mi piscio sotto dall'emozione! cmq, a parte sta stupida cinetosi (che parolone), per tutto il resto mi diverto e mi impegno molto, soprattutto a correrci insieme — ancora al guinzaglio, certo, solo perché senza sarei come inebriato di libertà, incuriosito da tutto e incurante delle auto che sfrecciano....
di bello c'è che lui non si arrabbia mai con me, qualche volta cambia tono, mi tocca una spalla e si fa severo - allora capisco d'aver sbagliato qualcosa - ma poi facciamo pace e mi stropiccia tutto! :) c'è voluto un pò per fidarsi l'uno dell'altro e ricominciare da capo (mi racconta di una sua vecchia amica, sempre nel suo cuore), ma in fondo siamo quanto di meglio potessimo entrambi sperare — gli voglio già un gran bene a quel tapascione, e sento pure di essere ricambiato.
Caio
ps. la foto l'ho aggiunta io, di nascosto ché è timidissimo! (yò)