26 giugno 2010
Fuochi Blu
[La città e l'anima] Senza immagini tendiamo a smarrire la strada. Come succede in macchina: perché i cartelli rettangolari, di dimensioni e colori uniformi (tutti dipinti di verde, ma di marrone all'aeroporto), con sopra numeri e lettere, non sono immagini, ma concetti verbali potenziati. Non sappiamo dove siamo se non attraverso un processo astratto di lettura e ragionamento, di memorizzazione e traduzione. Solo occhi e cervello. Perduto è il senso corporeo dell'orientamento. E dire che risparmieremmo benzina (tutte quelle strade sbagliate), se i nostri percorsi attraverso la città avessero come punti di riferimento immagini come ce n'erano un tempo ai crocevia: l'albero dell'impiccato, l'insegna del toro rosso, la fontana. L'anima vuole le sue immagini e, se non le trova, fabbrica surrogati: tabelloni pubblicitari e scritte sui muri, per esempio. [...] Spontaneamente la mano dell'uomo lascia il suo segno; dappertutto la natura umana vuole messaggi personalizzati....
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9 commenti:
basta però che le immagini aiutino la vita... e non ne divengano il surrogato, sostituendo la realtà (come troppo spesso avviene) e proponendo una realtà futura stravolta e sprecona (come troppo spesso avviene), allungando i percorsi per raggiungere le mete, invece di abbreviarli...
io non mi fido più delle immagini.
luciano er califfo.
L'immagine che hai messo in apertura del blog... Dopo tanto correre, un istante di pensosisità e contemplazione, abbandonadosi agli affetti e - come diceva la mitica Fernanda - al "lento respiro del mare"... Questa è l'immagine che mi indica, definitivamente, la direzione giusta. Almeno, per quel che mi riguarda... GRAZIE!!!
Dici di attaccarsi alla realta' delle immagini e lo comunichi nel mondo virtuale per eccellenza : e' il segno delle contraddizioni che viviamo e del nostro tempo che sta per finire se continuiamo a sfruttare cosi' Madre Natura e il nostro Pianeta...
direi che anche i cartelloni con magari un bel culo che pubblicizza le mutandine tal dei tali va bene :)
"concetti verbali potenziati" mi piace moltissimo!
gente, ho pubblicato questo stralcio pensando all'innato bisogno di ricercare/riconoscere i tanti segnali del quale il nostro individuale percorso è intrinsecamente segnato, non solo relativamente alla pratica del blog che, almeno noi, ci accomuna.......
claudio, sei un romantico di altri tempi.... quasi quanto il tosto! ;))
l'ho sempre detto che sono un romanticone :)
Post decisamente filosofico.. se ci pensi però le lettere sono anche loro immagine.. tutto è codificato, siamo ahimè protocollati.
Una delle emozioni più forti l'ho provata quando, in allenamento solitario montano, mi sono perso dentro ad un bosco sconosciuto. I riferimenti ti ritornano utili su strade già percorse, se invece ti ritrovi in posti sconosciuti serve sempre un aiuto esterno. Sentiero ritrovato poi grazie alla funzione bussola del Garmin.
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