fammi almeno capire, perdio.... se davvero
Tutto è Uno, che ci parla incessantemente e in molti modi, come una specie di segnale-faro che cerca di ricondurci a casa, non dovremmo esservi intimamente e perennemente connessi? allora cosa e in che modo riesce così spesso (e volentieri) ad interrompere questa comunicazione?
ah ecco, la solita storia delle nuove opportunità che non avrei colto... e magari dovrei interpretarla come un'esperienza conclusa! d'accordo che la sincronicità è una coincidenza di eventi che va oltre il puro caso, ma ricondurre il significato dei miei acciacchi ad un segno della "difficoltà di andare avanti, di procedere oltre", parrebbe francamente eccessivo....
che stia nel nostro ingombrante ego, dunque, il radar difettoso?, divenuto tanto inflessibile e stagnante da somatizzare nel disagio fisico l'inutilità di esibire se stesso?, il solo modo per tornare a quell'introspezione che ci permetta di revisionare la nostra vita, per darle nuove prospettive e permetterle di avanzare...?
ma come invertire questa spirale di inquietudine e di insicurezza che ci riduce come falene in trappola? si fa presto a dire lasciarsi andare con fiducia, flessibilità e umiltà, bastare a noi stessi come massima aspirazione, prendere la Vita con leggerezza [...] senza lasciarsi coinvolgere in modo assoluto nelle situazioni, patapim e patapam.... più facile imparare a camminare sull'acqua!
ps. pensavo piuttosto al bungee jumping come iniziazione/catarsi: sarebbe una perfetta metafora.... hmm, dici che nella vita non si sà mai?!