16 giugno 2013

Memorial Paolo Palamara: che poi è solo un modo....

alla fine non ci sarebbe molto da raccontare: una non competitiva nella pineta di sempre, 5km corsi alla bersagliera (dopo altrettanti di riscaldamento), stavolta per solidarietà a favore di una nota onlus. la presenza di qualche fastidio di troppo e lo sbattimento di fine stagione, ne fanno una scelta praticamente obbligata che volentieri assecondo....

a proposito di obblighi e di scelte, parlerei piuttosto dell'ennesima stretta in ambito lavorativo, dettata da fantomatiche leggi di mercato che però, combinazione, si traducono in padroni sempre più ricchi e lavoratori sempre più sfruttati. un impiego, il mio, che avrebbe dovuto essere un ripiego momentaneo e che invece la cronica mancanza di ambizione mi ha in qualche modo 'costretto' a tenere, incassando compromessi sempre più scabrosi; non importa cosa, ma come.... ancora oggi mi ripeto, come un mantra troppo abusato.

eppure bisogna guardarsi intorno, anche se certe risposte le conosciamo bene; son quelle che partono da lontano, certo, a monte di un sistema nato già corrotto, ma come spiegarlo ar Patata, un amico che si è trovato disoccupato da un giorno all'altro, a dover fare i conti con la cruda realtà? come giustificarlo ad un talento vero (altro che il sottoscritto), costretto dapprima a lasciare il fumetto, dopo una vita da precario, e poi licenziato dal suo lavoro di magazziniere dopo 6 anni di umiliazioni, senza motivo apparente?

ci rifletto sopra, ancora e ancora, scartando ogni alibi, rovistando nell'ovvio, ma forse l'unica risposta plausibile resta proprio quella che ci ha lasciato Krily, l'ispiratore di questa giornata.....

Paolo Palamara (Krily) era un runner amatoriale, venuto a mancare a 100m dal traguardo della Mezza Maratona di Rieti del 2010. Era una persona veramente speciale, un ragazzo di soli 35 anni, pieno di vita, sempre disposto ad aiutare gli altri, con una buona parola per tutti; aveva da poco avuto una bimba e quando parlava di lei i suoi occhi brillavano di luce.
Il suo motto era: “Il motore che mi spinge ad andare avanti è l'allegria! Lo svegliarsi con la curiosità di cosa accadrà durante la giornata. Insomma... non mi faccio molte domande, non faccio progetti... bene o male di cose belle ne vengono fuori ogni giorno. Ogni tanto capitano anche cose meno piacevoli... ma pazienza, dietro verrà qualcos'altro di bello!”


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