17 marzo 2013

maratona di roma: è così che li voglio ricordare



con un sorriso stampato in faccia e un sogno nel cuore! sti cazzari.....

decido all'ultimo istante, in preda ai rimorsi più torvi. dopo una nottataccia in bianco avevo ormai rinunciato alla tradizionale corsetta di straforo, tra i soliti 10/11mila; debacle che nemmeno voglio imputare alla bella (ma bella) serata in trattoria. poi le telefonate insistenti degli amici di ostia che sono già sul posto, ben oltre il vaticano.... massì, per il passaggio al 17° faccio ancora in tempo! però di traffico ce n'è, eccome. li vedrò transitare cmq tutti, dai top ai tapascioni, anche quelli che al cantinone non c'erano... chiamo, applaudo, incito, batto il cinque — che spettacolo! e stasera brinderemo al loro sogno, col prosecco di Pasteo...

io? niente a confronto: con gli altri due aspetto il quarto che viaggia a 5:20 e arriva poco dopo; ci affianchiamo per il tratto forse meno suggestivo ma certamente più comodo, per correre un lungo in buona compagnia. no regà, non è solo aria quella che m'inonda i polmoni, sta città emana un'energia particolare, che arriva dal centro dell'universo: roma è roma! e come dice un cazzaro del nordest: certe gare vanno corse, non si possono raccontare. quando decidiamo che è abbastanza, salutiamo e torniamo alle auto; quasi 18km belli e allenanti che di sicuro, se fossi rimasto a ostia, da solo, sul lungomare, con quel vento, non avrei mai fatto....

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