08 marzo 2013

l'innocenza perduta e le voci dentro (senza nemmeno un goccetto)

sai di quei sogni ricorrenti che fai da bimbetto, che ti accompagnano per anni senza motivo apparente?

il mio era questo: nel silenzio più irreale, dall'alto di un imprecisato osservatorio, con lo sguardo abbraccio uno spazio chiuso di forma regolare, tutto in pietra (mi pare) e scarsamente illuminato, con un grosso tavolo rettangolare proprio nel mezzo ad occuparlo quasi per intero; non ho nessuna percezione della mia persona, potrei essere chiunque di qualunque età, né conosco il motivo di quella particolare circostanza; ma ecco aprirsi come un passaggio ed entrare una fila di figure incappucciate di scuro (almeno una dozzina), impenetrabili, che si dispongono tutto intorno al rettangolo — qualcosa come un rito massonico o un simposio di frati cappuccini... poi d'improvviso precipito nel vuoto ed è a quel punto che mi sveglio, sudato e spaventato!

forse l'ultimo ricordo della mia vita precedente....


si dice che la nostra esistenza non abbia avuto davvero un inizio, che sia cioè una summa d'esperienze senza tempo, retaggio di vite vissute, di quella presente e di quelle che devono ancora essere immaginate — ed io ne sono sempre stato convinto; forse è per questo che così piccolo, riuscivo già allora a trovare il lato buffo delle cose, soprattutto quando ne combinavo una delle mie: qualcosa di infinitamente dolce e rassicurante, una voce di cui avevo sentore in determinati momenti, veniva in mio soccorso ed era solita tranquillizzarmi, come un abbraccio di amore puro, assoluto!

col tempo quel sogno divenne sempre più raro, sino a svanire del tutto con la mia adolescenza, così come il senso dell'umorismo ha dovuto poi, troppo spesso, lasciare spazio al conflitto; eppure continuo a fidarmi di quel sussurro, anche quando è talmente flebile da avvertirsi appena — solo la mia innata curiosità per l'implicito, almeno quella, è rimasta la stessa, anzi, è andata crescendo in proporzione al disagio: stimolante, avvincente, ma resta un pò come spiare la vita attraverso il buco della serratura, nessuna sorpresa se per sentirmi vivo davvero devo spingermi ogni volta un pò più in là.....

forse l'atleta che sarò nella prossima vita! :)
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

articoli recenti