sarà che avanzare nel silenzio, da solo, mi mette in contatto con la mia parte più profonda, guardo a quell'abisso e il passato sembra svanirvi — il buio non è mai stato così rassicurante: miliardi di stelle raccontano di sé, voci partite da profondità insondabili, distanti tra loro anni luce che invece noi (qui e adesso) percepiamo simultaneamente.... la verità è un'esperienza soggettiva compresa attraverso una relatività personale; un'analogia col nostro piccolo quotidiano di tale bellezza da farmi vacillare!
e mi tornano in mente le parole di quel film: ho passato la vita guardando e cercando pianeti invisibili; mi è successo di vedere cose che non posso descrivere, ma non c'è nulla che sia paragonabile al cielo (di notte) visto dal sahara.
entro questo mese avrei dovuto formalizzare l'iscrizione alla 100km del sahara: è un qualcosa che 'deve' essere fatto, il mio viaggio laggiù è solo rimandato....