30 marzo 2011

“non ho fatto niente di particolare”

così mi ha risposto Max quando l'ho ringraziato, ed è stato come quel lampo che squarcia il buio... in fondo correre a gg alterni, a sensazione, non aggiunge più danni a quanti già non ce ne siano e, anzi, diventa persino confortante quando l'emotività torna a dar spazio alla fiducia... questo, ha di particolare la gratitudine! come chiamare altrimenti quello spirito un pò kamikaze (e non lo dico a caso) con cui si continua imperterriti ad unire i puntini, pur senza scorgere il disegno finale....?

altro segnale positivo il mio IMC: è ancora di 26 ma almeno ha invertito la tendenza, segno che l'aver metabolizzato questa nuova condizione stimola la disciplina di un tempo e la voglia di pianificare.... bah! nel frattempo andrò a godermi i 12km della Vivicittà che quest'anno si corrono all'EUR: ok, non è il centro di RM, ma sempre meglio che pagare il triplo(!) per una 10mila che si svolgerà in contemporanea e nemmeno troppo lontano da qui; contenti loro....

ps. A volte la Vita Vera deve stimolarci, metterci alla prova, deve scuoterci affinché ci risvegliamo dal torpore. Lo fa per liberarci dalla prigione sottile in cui, per “comodità e indolenza”, ci introduce la vita (v minuscola) fatta di paure, di piccoli desideri, di attaccamenti, di condizionamenti...

25 marzo 2011

è così che mi piace immaginarli...

quando saranno a VE per la loro prox maratona: MarcoZ e Maxrunner che corrono fianco a fianco per abbattere il muro delle 4:00.... daje!

21 marzo 2011

una volta per tutte: si scrive yogi ma si pronuncia yogHi! ;)

sarebbe ben poca cosa la mia storia di ieri, se la extra-ordinarietà dei protagonisti non me l'avesse resa così eccitante... non sono bellissimi!? li vedo avviarsi verso le gabbie, un pò infreddoliti, quindi passare al 2° e poi al 12°; sfilano fugaci migliaia di note colorate, vibranti di aspettative, a suonare una musica che solo l'anima, appagata, riesce a cogliere. chissà se ne hanno la percezione di tanta armonia, intenti come sono nell'inseguire il loro sogno.... (di certo non se ne avvede quel minkione con lo scooter che pretende di passare a forza! dovranno intervenire i vigili...) insomma, qualcuno riesco a distinguerlo e lo saluto, qualcuno proprio non può sentirmi e qualcun'altro, invece, mi chiama festosamente a sua volta... posso dirlo che sono istanti eterni o rischio il dileggio?!

infine, con un taglio strategico di appena 3km, li raggiungo al 32°, quando dei volti sorridenti, della corsa sciolta e 'di qualche' previsione troppo rosea non rimane ormai che un pallido ricordo... come d'accordo aggancio il primo dei 3 amici che, almeno nelle intenzioni, avrebbero dovuto correre insieme; all'appuntamento col destino si presenta Maxrunner, purtroppo in preda ai primi crampi... la sua storia la racconterà lui stesso - come del resto ha già fatto Maurizio a perdifiato che ci intercetta in via del corso - a me restano gli applausi di incitamento che non ho meritato e la grande gioia di averlo accompagnato sino in fondo, riuscendo persino a tagliare il traguardo (non chiedermi come) per poterlo abbracciare, commosso dalla sua tenacia!

la sera di nuovo a cena, stavolta a trastevere, per raccontare delle nostre piccole-grandi imprese... è già primavera quando mettiamo in scena l'ultimo atto prima dei saluti finali: il brindisi con un brunello della cantina di Janco, in una delle piazze più belle del mondo... e ce ne sentiamo assolutamente degni! ma sì, chiamami un pò che ti pare......










17 marzo 2011

come in quel telefilm, campo di espedienti

assaporalo sino in fondo quel momento, quando nel piccolo della tua carriera podistica tutto sembra andare alla grande, il cuore batte forte e lo sguardo resta fisso oltre l'orizzonte, alla ricerca di sempre nuovi, mirabolanti riscontri!
un giorno accade qualcosa (magari hai preteso troppo) e il timore di non poter più correre cambia le tue aspettative: entri in una diversa dimensione, dove il piacere di calzare le tue scarpette qualche volta si confonde col dovere, e il disagio, tuo malgrado, diventa familiare al punto da costituire un alleato, per quanto ingombrante....

di tornare al top non se ne parla nemmeno; lo sa bene chi ha superato i 40 e/o corre da almeno una 10na d'anni, quel che è fatto è fatto!, devi accettare la nuova sfida e adeguarti (non voglio usare “quella” parola) senza troppi rimpianti, cercando di spillare il meglio che puoi con i mezzi che ti restano: alla McGyver, appunto [nella foto durante la sua visita all'uff.postale di ostia, nel tentativo di risollevarne le sorti]!

anche dal neurologo solo conferme: NON è operabile, smetti o corri ad oltranza, magari limitando i km e aiutandoti con tutta la fisioterapia del caso... bene!, dico io, anticipando le sue conclusioni; il trucco sta nel correre rigorosamente a gg alterni (che poi rispetto alla 4 sedute settimanali è ben poca perdita) - su distanze propedeutiche soprattutto al controllo del peso - in modo da minimizzare il fastidio e recuperare al meglio... oh, naturalmente quando capita ci si infila una garetta, tanto per esserci, come quella di stamane all'axa che, maliziosamente, hanno voluto chiamare st.patrick run! :) viva l'italia....

13 marzo 2011

a Ladispoli un sacco bello, anche senza Marisol

azz che citazione stiracchiata, chissà in quanti la capiranno....!? :)
oramai un classico nel suo genere sta Correndo nei Giardini, e anche se del passaggio nell'Oasi WWF già da qualche edizione resta ben poco, è pur sempre un ottimo pretesto per una gita al mare a nemmeno 50km da RM...
nonostante la giornata uggiosa i 1500 iscritti sembrano essere tutti sul posto, almeno a giudicare dalla bolgia: per incontrare gli amici bisogna usare il cell, e qualcuno nemmeno riusciamo a rintracciarlo; sarà foto di rito in formazione ridotta...
si parte dal fondo col solito MarcoG e Massi, due bugiardi patentati che, superato l'ingorgo dei primi 2km, si piazzano fissi sotto i 5/km (ma non si doveva passeggiare?)... porcaccio giuda infame ciabattino! ci provo ma appare subito chiaro che non ho lo smalto di un tempo: già al 6° il fiato si fa corto e vorrei rallentare ma, per tutta risposta, quei 2 infamoni cercano pure la progressione.... me vengono li brividi! percorro quegli ultimi 4km ansimando e imprecando come uno scaricatore di Cracovia, infine chiudiamo in 49:33RT e la fatica svanisce d'incanto... un sacco bello!
un 'medio' che de sti tempi mi riconsola e fa morale: malgrado i 7kg(!) di troppo stavolta nessun segnale della sciatica, soprattutto grazie a..... ma questa è un'altra storia (e non vorrei parlare troppo presto), poi domani ho anche la visita dal neurologo (grazie Max!); il tempo del ristoro e il meteo volge decisamente al peggio, nel fuggi fuggi generale non c'è tempo per cercare nessuno... ci vede Sab all'expo, gente!

09 marzo 2011

non liberi “di” (cambiare schieramento), ma liberi “da” (qualunque schieramento)....

E un oratore disse: Parlaci della Libertà. Ed egli rispose: alla porta della città e presso il vostro focolare io vi ho visti prosternarvi e adorare la vostra propria libertà, così come gli schiavi si umiliano dinanzi a un tiranno e lo esaltano anche se lui li uccide.
Sì, nel boschetto del tempio e nell'ombra della cittadella io ho visto i più liberi tra voi portare addosso la loro libertà come un giogo e delle manette. [...]
In verità quella che voi chiamate libertà è la più salda di queste catene, anche se i suoi anelli brillano nel sole e abbagliano i vostri occhi.
E cosa sono se non frammenti del vostro stesso io che voi vorreste scartare così da poter divenire liberi?
Se è una legge ingiusta che voi vorreste abolire, quella legge fu scritta con la vostra stessa mano sulla vostra stessa fronte.

[Gibran Khalil Gibran, Il profeta]

06 marzo 2011

il Vizio Oscuro dell'Occidente

mi ricapita tra le mai sto libriccino, è del 2002 ma resta più che mai attuale; si legge tutto d'un fiato, per gli amanti della disanima alla chomsky....

[...] È che gli occidentali, e in particolare gli europei, addebitano all'America una profondissima frustrazione di cui l'America in quanto tale non è più responsabile di altri, non più di noi stessi. È la frustrazione che deriva dal fatto di vivere nel «migliore dei mondi possibili» - così ci viene sempre ripetuto - nel rutilante e fantasmagorico Paese dei Balocchi, e di non essere né felici né sereni, ma divorati dall'angoscia, dalla nevrosi, dalla depressione, dall'anomia, in misura maggiore del più disperato abitante di un tugurio terzomondista. Perché in questo modello di sviluppo, basato sull'ossessiva proiezione del futuro, invece della ricerca dell'armonia in ciò che già c'è, l'uomo non può mai raggiungere un punto di equilibrio e di pace, ma colto un obbiettivo è costretto dall'inesorabile dinamismo del sistema - inesorabile e ineludibile perché su esso si fonda - ad inseguirne un altro, fatto un gradino a salirne un altro e poi ancora, in un'affannosa corsa priva di senso che ha termine solo con la morte dell'individuo. Come al cinodromo i cani levrieri, fra le bestie più stupide del Creato, battagliando e mordendosi l'un l'altro, inseguono la lepre di stoffa che, per definizione, non possono raggiungere, così è l'uomo d'oggi.

03 marzo 2011

se non ci fosse da ridere verrebbe da piangere

- Lei non dovrebbe correre, sa? E potrebbe non essere il suo sport!
- ehm, d'accordo dottore, intanto mi fermo e ci vediamo tra un paio di settimane con la RMN....
si vabbè... bugiardo come una lapide, eh lucky?! almeno tu non compatirmi, ché sono bravissimo da me! ;)
dovrei rifletterci sul serio invece, una dismetria c'è (bacino slivellato), e complica dannatamente le cose... nel frattempo voglio sentire anche un altro parere, l'ennesimo! altro che humor inglese....

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