12 agosto 2010

almeno paperino ha uno zio ricco

e si che quel 'tre' all'enalotto m'aveva fatto sperare in un cambiamento di rotta.... figurarsi! il solito gruppo, le chiacchiere, la pineta, la radice, la distorsione della caviglia, il volo (da papero), il grido di dolore, il nuovo stop.... meno male che c'è la bici!
non sarà che determiniamo la nostra "sfortuna" perché non crediamo abbastanza in noi stessi? o forse la vita consiste in una serie di problemi/prove e il nostro scopo (la parte bella) è di adoperarci per trovarne la soluzione... po' esse?

29 commenti:

Fat_Stè ha detto...

Attirare la sfortuna perchè non crediamo abbastanza in noi stessi è un concetto che un po' mi ricorda le teorie del Reality Transurfing (hai presente? Io lessi il primo libro e...mi rifiutai di proseguire con gli altri).
Ciò non toglie che sono un accanito sostenitore del fatto che siamo padroni di costruirci (almeno in parte) il nostro destino.

Come dire, prima o poi il 6 al Superalotto lo becco pure io! :DDD

stoppre ha detto...

moh, io so solo che dopo l'aumento delle endorfine dopo una bella corsa con buone sensazioni, l'estasi è con me.
per provare l'estasi non bisogna infortunarsi e, per non infortunarsi, bisogna ascoltare ed assecondare i segnali lanciati dal corpo.
il problema è che non sempre ci si riesce.

Ciccò ha detto...

affermare che noi siamo gli unici artefici della nostra vita è follia!


ci dev'essere un'entità che, prima o poi, mi farà fare 6 (ma non assieme a Marcello)

Lucky73 ha detto...

sicuramente è un continuo sali/scendi la vita...
però io a differenza del Fat penso che il nostro destino sia già scritto ...forse possiamo forzarlo un po' ma non modificarlo radicalmente....
un po' come il carattere ..quello è ...si può smussare ma non modificare radicalmente...

Anonimo ha detto...

ho tutti zii morti di fame... avevo una zia zitella che aveva 1,9 lire (manco 2...), morì e lasciò tutto alla PARROCCHIA.
ma vaffanculo!
ora conoscete le radici storiche e ideologiche del mio ateismo.
luciano er califfo.

theyogi ha detto...

fat, similmente penso che possiamo scardinari i binari ai quali saremmo predestinati, compatibilmente con la nostra volontà di farlo.... hai presente 'il bufalo e la locomotiva?' :))

stoppre, le endorfine sono rilasciate da ghiandole che reagiscono alle nostre emozioni, quindi restano relative alla sfera fisica... come delle fottute radici sulle quali insistiamo a inciampare! ;D

ciccò, perché, troppa responsabilità? :D quando realizzerò quel 6 spero accada insieme a voi due... almeno non ci montiamo la testa!

lucky, in fondo stiamo dicendo la stessa cosa con termini differenti... e non potrebbe essere altrimenti!

lucià, se centramo quel 6 te famo tornà... o te raggiungemo, che preferisci? harhar....

ciro foster ha detto...

ci si può accontentà perchè chi si accontenta gode...così così (Ligabue)....mi raccomando la caviglia...

Marcaurelio ha detto...

Paperino e' il non plus ultra... il mio preferito... dopo viene Tex...
Ma tu stai meglio dai... perche' se non hai lo zio ricco non ti tartassa neanche come fa a lui...
E la sfortuna ce la dobbiamo magnare e ricagare ogni volta che si presenta Marche'... o almeno provamoce....!!!!

@Califfone : non ho le tue radici ed i tuoi motivi, ma ti frego a prescindere... non ce la farai mai a raggiungermi...!!!

arirun ha detto...

..Io avrei sempre voluto Mc Gyver come zio e se non mi accomodava i problemi della vita magari almeno un par di bancomat li clonava:))

... E io corro! ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
... E io corro! ha detto...

Sì certo, ma vuoi mettere la nonna che agli ospiti cucina il timballo di suo cuggino? ;)

theyogi ha detto...

ciro, chi si contenta muore, secondo me.....

marcù, ho la sindrome di paperino ma anche la stessa determinazione... più grande il problema, più grande la reazione! :)

ari, non sarà che ognuno ha lo zio che si merita? :))

guido, la nonna no, ma in effetti ho un cugino che potrebbe essere quel ciccio... certe pappate!

Tosto ha detto...

gli imprevisti fanno parte della nostra vita. Dobbiamo accettarli gioco forza, perciò vediamoli come un opportunità di crescita :)

PS. Sei una roccia nulla ti può distruggere!

Master ha detto...

La sfortuna è una cosa astratta che genera il nostro stato d'animo, a seconda di come sta distorce la visione delle cose, le cose belle le rende brutte o le brutte le rende belle.
Se trovavi un sasso per terra potevi romperti la rotula, o fratturare un braccio ..........
Punti di vista
Marco ...poche pippe ;)

Anonimo ha detto...

yogi,
io torno o voi venite qua?
mah...
il brasile è in piena esplosione consumista (e quindi se tromba meno), l'italia è sulla via della povertà (e quindi se tromba de più)...
sesso e soldi sono legati da una funzione iperbolica.
luciano er califfo.

Francesco - Carbons.it ha detto...

in sardegna sto ritrovando gamba, voglia e determinazione.... prova a venire qui...!

Carbons.it

Massimo ha detto...

Qualche tempo fa la pensavo esattamente come te....
Poi il destino ha intersecato la mia vita con chi ha davvero bisogno d'aiuto, anche per i semplici atti quotidiani, che noi tutti facciamo in autonomia.
Ho smesso di lamentarmi, e davanti agli infortuni rispondo: Panta rei!
Adda passà a nuttat'

theyogi ha detto...

tosto, hai colto lo spirito ironico e provocatorio del post: proprio non riesco a smettere di domandarmi il 'perché' delle cose.......

master, vero, è la qualità dello sguardo che fa la differenza... in effetti poteva cadermi un pino addosso, non ci avevo pensato! ;D

lucià, insomma restiamo in bilico tra sesso e consumismo?! decisamente abbiamo bisogno di un nuovo paradigma....

carbons, non sai quanto volentieri ci tornerei, magari per una garetta.... chissà?!

massi, nessun dramma, per carità! certi episodi scompaiono di fronte alle tragedie, ma restano cmq segnali che vanno colti con la giusta prospettiva...

Francarun ha detto...

Allora siamo tutti nella stessa barca......che sia il destino davvero ? ci ritroveremo un giorno ad una gran fondo in montagna? Tutti in bici e allora dovremo cambiare anche il nome al gruppo.......

Natalia ha detto...

Ma no, tutto e' uno grande scherzo cosmico!

Grezzo ha detto...

Nella vita di un atleta ci sono alti e bassi, e purtroppo i bassi ci sembrano terribili, ma caratteristica di un runner è quella di resistere e stringere i denti. Buona fortuna ;-)

giovanni56 ha detto...

non credo alla sfortuna, non credo al destino, quindi ... la seconda che hai detto con due piccole varianti.
1-quello non è l'unica parte bella dello scopo (inteso anche come prima persona presente di ... scopare?:))
2-non siamo soli

theyogi ha detto...

franca, la vita insegna che l'inaspettato è sempre in agguato, mai dire mai! intanto vediamo di essere tutti a PI in Dic... ;)) piuttosto, per email dovrò chiederti qualcosa a proposito....

natalia, quanto è vero... 'la vita è un sogno che non merita le nostre lacrime'....

grezzo, benvenuto! già, la resilienza sembra essere una dote indispensabile... de sti tempi utile anche nel quotidiano!

giovà, fortunamente soli non siamo, specie se circondati d'affetto, ma in 'solitudine' dobbiamo affrontare i nostri demoni, secondo me......

Diego ha detto...

Pedala !....e metti il casco !!!....ah ah ah....

theyogi ha detto...

diegone! :) se ne esco vivo vengo in pellegrinaggio sino in svizzera!

Patty ha detto...

quando capitano sembra che dietro l'angolo ce sia sempre una in agguato...........ma non è così siamo noi a volte che ce le tiramo addosso o no? Pensare positivo e anche se difficile, vedere sempre il bicchiere mezzo pieno ;-)))
vabbè cazzate che si dicono ;-D

Anna LA MARATONETA ha detto...

Dobbiamo pensare che, ogni volta che non ci succede qualcosa, sia sempre la fortuna a darci una mano. Dopotutto è sempre questione di attimi. Godiamoci ogni infinitesimo di vita nel quale stiamo bene... Se succede qualche intoppo...si ripara dopo poco, e occupa comunque una minima parte della nostra vita...

Alvin ha detto...

Ciclotrotters..... che dite, meglio iniziare a pensarci???

theyogi ha detto...

patty, sono un 'determinista' anch'io quindi non vedo un destino avverso, semmai un presente inascoltato..... retoricamente parlando! ;D

anna, infatti la questione è tutta lì: con un piede nel passato e un'altro nel futuro, il presente ci sfugge via troppo in fretta... quasi lo sottovalutiamo!

alvin, anche se nulla potrà mai sostituire la corsa, mio malgrado ho già gettato le basi per il futuro... oh, perché non mi si apre il tuo blog? :/

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