29 ottobre 2009

andiamo, è tempo di sudare

un'inedita e provocatoria chiave di lettura [tratta da http://linus.net/] che non poteva passare inosservata: la do in pasto ai blogtrotters.... :)










illustrazione di Maurizio Minoggio

Lo sport, come la religione, promette un premio in cambio di un sacrificio. E se fosse inutile? Che lo sforzo sia con voi “Dopo la Chiesa, il Football è quanto abbiamo di meglio”, diceva Knute Rockne, il più famoso allenatore di football americano. Lo sport è un culto stagionale ma conta sempre tantissimi adepti che si ritrovano ogni autunno nelle palestre, nei circoli e all’aria aperta. Parliamo dello sport nelle sue infinite varianti dilettantistiche, quelle che offrono la possibilità di arrivare, se non ai vertici di una classifica, almeno a illudersi di diventare migliori.
Così come nella religione a ognuno è data l’opportunità di varcare le porte del Paradiso. Anche senza aspirare ai record, questa religione promette a tutti, come minimo garantito, una mens sana in corpore sano. Ed è facile crederci. L’esaltazione del corpo caratteristica della retorica sportiva però è direttamente proporzionale alla repressione che proprio attraverso lo sport si esercita sul corpo stesso, disciplinandolo, forzandolo, educandolo per educare, con esso, anche lo spirito.
Fino a poco tempo fa, infatti, la medicina sportiva sposava la causa della morale sessuale più retriva presentando lo sport come il migliore strumento per controllare e regolare i “pericolosi” fenomeni che avvengono nel corpo degli adolescenti durante il periodo della pubertà: “Deve fare sport e movimento per stancarsi e limitare le sue fantasie…”, consigliava il medico.
Lo sport diventava in casi come questo il farmaco ideale contro la polluzione notturna, la masturbazione, e troppi sogni a occhi aperti. L’attività sportiva viene ancora spacciata da educatori, igienisti e puericultori come l’unico mezzo a nostra disposizione per far crescere sani e belli i figli. Che cosa accadrebbe se non praticassimo lo sport? Avremmo senz’altro un’umanità deforme e malata.
Forse perfino viziosa. E allora un po’ di sacrificio diviene necessario. Lo sport affonda le sue radici nella dinamica del debito e del credito tipica dello scambio sacrificale. Il sacrificio dello sportivo, proprio perché esprime (o pretende di esprimere) valori etici, non ha nulla a che fare con lo scambio mercantile perché, come osservano gli storici delle religioni, ogni sacrificio è prima di tutto sacrificio di sé.
Questo concetto è espresso con efficacia dall’esercizio della croce che gli atleti della ginnastica artistica eseguono agli anelli mimando inconsapevolmente il sacrificio di Cristo. Ma è sacrificio anche l’attività dell’arbitro che rinuncia a prender parte al gioco di gruppo pur di contribuire al suo corretto svolgimento. Ed è certamente sacrificio quello dell’atleta che muore di doping, vittima suo malgrado dell’industria dello sport-spettacolo. Nessuno in realtà avrebbe voglia di sacrificarsi più di tanto e bisognerebbe tirar fuori una motivazione valida per tutto questo.
Così, dalla funzione educativa e “moralmente formativa”, si è passati a quella estetica: con il fitness, l’attività fisica è diventata quasi un’alternativa alla chirurgia plastica. La concezione del corpo inteso come “macchina” trova qui la sua massima esaltazione. Nessuno meglio di una macchina può fornire il riferimento degli standard di efficienza da raggiungere.
E, quanto più il corpo si adegua alle macchine, tanto più diviene “bello”. Gli istruttori stessi vengono sostituiti dai macchinari. Ma attenzione, nuovi culti alternativi come il wellness e le “ginnastiche dolci” conquistano sempre più fedeli: promettono gli stessi risultati del fitness senza faticare. Il risultato senza il sacrificio. Il primo segnale dell’eresia.
Per ultime sono arrivate le macchine per fare ginnastica senza fare assolutamente nulla: gli elettrostimolatori. Un po’ di elettrodi attaccati alla pelle e “l’onda rettangolare bifasica simmetrica” fa lavorare tutti i muscoli stando perfettamente fermi. Di questo passo, qualcuno scoprirà finalmente che l’ozio è l’attività più salutare.

B.Ballardini

31 commenti:

Anonimo ha detto...

ma questo deficiente non ha mai osservato la spinta ISTINTIVA che i bambini hanno al movimento?
e che anche gli adulti hanno nelle culture in cui non è mortificata?
e gli animali, anche loro sono alienati dall'ossessione sportiva?
non sa che proprio le religioni hanno sempre mortificato il corpo e il movimento in vista di un "miglioramento" dell'uomo tendente a trasformarlo in una gelatina ultracerebrale-spirituale?
perchè non si chiede il perchè del sacrificio di costringere i bambini a stare 5 ore al giorno in una scuola, gli adulti 8 ore al giorno a lavoro, i coniugi a sopportarsi invece che massacrarsi come spesso vorrebbero fare?
e che dire del sacrificio dei nostri soldi in una società che ci obbliga a spendere se vogliamo essere considerati persone decenti?
la vita della specie umana è diventata un immenso altare sacrificale, e allora NON CI ROMPA I COGLIONI!
luciano er califfo.

Anonimo ha detto...

bruno ballardini:
- studioso filosofie orientali
- pubblicitario
- insegna "comunicazione" all'università...
ovvero un tecnico dell'arte di fottere il popolo.
luciano er califfo.

giovanni56 ha detto...

Tra il dire e il fare
c'è di mezzo un muscolo
che non si vuol gonfiare
(azz, anche in rima mi è riuscita)

giovanni56 ha detto...

Tra il dire e il fare
c'è di mezzo un muscolo
che non si vuol gonfiare
(azz, anche in rima mi è riuscita)

GIAN CARLO ha detto...

Non credo di aver passato un solo giorno della mia vita senza aver calciato un pallone o essermi arrampicato su un albero o aver fatto qualsiasi cosa che non facesse salire i battiti cardiaci.... e tutto cio' solo per diletto... se oggi corro è al 101& perchè mi piace e ogni giorno penso che il giorno che proprio non ce la farò + qualcosa dovro' inventarmi.
La domanda che mi faccio è: ma come è possibile che tutti non provino sensazioni analoghe ?
La domanda che farei a Ballardini... ma come è cresciuto ?

Fat_Stè ha detto...

A Ballardì, ma fatti meno pippe!

Unknown ha detto...

io.....
ho studiato e mi sono lauretato nelle scienze sportive..quindi....

Alfredo ha detto...

Anche io, ho iniziato a correre per "controllare e regolare i “pericolosi” fenomeni" che avvenivano nel mio corpo, ora che sono fermo, rischio qualche fenomeno di polluzione notturna? ;)

Lo Zio ha detto...

Questione di punti di vista. Che può dare spunti interessanti.

Per quel che mi riguarda sto all'opposto. Nello sfacelo generale l'unico baluardo che vedo è solo lo sport, o gioco di movimento che sia. Inteso in maniera sana, chiaro.

E comunque mi sento davvero vivo solo quando faccio movimento...

Tosto ha detto...

Io corro perchè mi piace e mi fa star bene ... il tempo passa si invecchia ... è logico che non dobbiamo riversare tutto sulla corsa e solo un aspetto marginale del nostro essere ... ma forse sto divagando ... delle teorie, delle mode, non me ne frega un fico secco ... ma vivo il mondo che ci è dato vivere ...

PS. sono un po' febbricitante, forse ho scritto cazzate perdonami :)

stoppre ha detto...

se no avessi fatto sport fin da piccolo, sarei probabilmente diventato un tossico o un teppista, invece il culto del fisico mi ha salvato, giuro.
per fortuna ho scoperto l'alccol ( nella forma vi birra e vino ), quando già avevo un pò di capacità critica e autocontrollo ( ho detto un pò.. ).
chi non farà sport sarà d'accordo con la provocazione di questo ballardini, che oltre a scrivere, allena anche la lazio, chi come noi, conosci i benefici dela corsa o di altre attività, dirà che è una stupidaggine.
la cosa che desideravo di più da piccolo era uscire a correre e giocare, quindi...

FabioG ha detto...

Per me Er Califfo ha detto tutto.
Aggiungo solo la mia esperienza personale. La mia vita passata e presente è semplicemente inconcepibile senza sport. Sono sicuro che senza sport sarebbe stata una vita peggiore.
1) ho completato brillantemente gli studi fino alla laurea grazie allo sport
2) ho trovato amici ed amiche grazie allo sport
3) ho trombato grazie allo sport
4) affronto meglio il lavoro grazie allo sport

Ma questo Ballardini scherza? La storia della croce agli anelli come simbolo della crocifissione non può che essere una burla!

Lo Zio ha detto...

...la cosa, se vogliam triste, è che chissaperchè chissàpercome a tanti stan sulle palle lo sport e chi fa sport....
Che poi se vuoi lo fai, se non vuoi no....perchè denigrare chi lof a?

Sarà invidia o gelosia.....??

Passo e chiudo, ciao!

Drugo ha detto...

Ma cosa s'è fumato questo? L'erba gatta?
O forse è solo provocatorio. Dai, non ci si può credere quando dice: "Di questo passo, qualcuno scoprirà finalmente che l’ozio è l’attività più salutare.", sta provocando, è evidente.

Anonimo ha detto...

fabioG:
a me lo sport non ha fatto trombare, nel senso che non mi ha fatto conoscere donne, ma mi fa trombare nel senso che mi dà la capacità fisica di trombare in un certo modo... a volte mi chiedo: ma come tromberanno quei poveretti non abituati a fare medi di 12km con frequenze a 165???
dev'essere per questo che ci odiano.

ragazzi,
questo qua è un pubblicitario, cioè LA CREMA dei plagiatori di cervelli, il boia dei sacrificatori dell'umanità... e mi viene a parlare di sacrificio?
e lasciamo perdere la ridicola psicoanalisi spicciola della "croce agli anelli"... insegnerà pure all'università, ma di psicoanalisi e simbologia non capisce una mazza.
anche gli indios hanno lo sport e ci si preparano con "sacrificio", senza aver conosciuto cristi e madonne, e trombano dalla mattina alla sera a cominciare dai 12 anni di età (e anche prima)!
luciano er califfo.

stoppre ha detto...

come si fà ad iscrivensi agli indios ? sono uisp o fidal ?

Anonimo ha detto...

stoppre,
ah, ah, ah!
fra gli indios i tossici e teppisti come te li fanno partecipare alle loro gare di tiro con l'arco: come bersagli!
poi te tajano la capoccia e ce giocano a pallone.
lassa perde.
e poi 1 12 anni li hai superati e ti rifilano qualche vecchia sdentata.
er califfo.

er Moro ha detto...

Una giornataccia, se ci riesco mi ti leggo dopo ;)

stoppre ha detto...

luciano er califfo : propongo una sfida a 11, campo neutro della periferia di torre annunziata o un'altra periferia di una provincia del centro sud bella spessa-
los indios vs los meridionales delle gescal della periferia di torino anni 80'-90'( tra cui anch'io ), secondo me finirebbe ai rigori...

Alfredo ha detto...

Ma io a 165 battiti sto praticamente quasi a manetta...
non ce la farò mai a trombare come il califfo... sigh

Marcaurelio ha detto...

A Ballardi'...
Mavattelapiarden...!! e me fermo qui per decenza...
Questo se sta facendo masturbazioni mentali a padellate...!!!
Passo e chiudo... con certi soggetti il tempo e' prezioso e non va sprecato.

Anonimo ha detto...

stoppre,
alla grande! aggiungiamo una squadra della periferia romana anni 70:
baraccados ex bombardados (della 2a guerra) del MANDRIONE... in panchina brigate rosse e nar. arbitro pierpaolo pasolini.
er califfo.

FabioG ha detto...

...guardalinea Bob Marley e Stefano Benni

Io gioco con i los meridionales de maddaloni.

Anonimo ha detto...

presidente: BOMBOLO.
er califfo.

theyogi ha detto...

vabbè, a 'sto punto io fo 'er monnezza' e gioco tra i pali! ^^

stoppre ha detto...

bè non esageriamo adesso, vogliamo mica essere presi per incivili dagli indios ??
ah... e niente armi da fuoco ne,al massimo coltelli, taglierini e così via

theyogi ha detto...

provocazioni a parte: non so se correndo andrò mai in 'paradiso', ma nel caso sarebbe un mezzo più sicuro di altri! :) migliore e più disciplinato sì, mi ci fa sentire....

er Moro ha detto...

A Ballardì: ma che vita di m.... fai?!?

stoppre ha detto...

ballardì tzzee mo me bevo vigorello e te faccio un culo quanto n'ombrello, mo ch'è finito vigorello ve saluta venticello, ma vaffanguloo tze tze

Anonimo ha detto...

stoppre,
hai ragione, niente armi da fuoco... e nemmeno coltelli... a me le guerre mi piacciono a sassate!
al massimo la mazzafionda.
er califfo.

Nicole ha detto...

Bello il commento di Alfredo:))))

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